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Gli Etruschi, che nella loro lingua si chiamavano Rasenna, fiorirono tra il IX ed il I sec. a.C. nell'area nota come Etruria, ovvero il territorio oggi grosso modo compreso tra Roma e Firenze.
In un'area ricca di risorse minerali ed agricole che davano stimolo agli scambi commerciali e culturali, gli artigiani ed artisti locali svilupparono una esuberante arte narrativa che incorporava stile e motivi greci ed orientali. Con una formidabile potenza marittima e commerciale, gli Etruschi raggiunsero la massima potenza nei secoli VI e V a.C., espandendo il loro dominio fino a comprendere quasi tutta la parte centrale della penisola.
La conquista romana della città di Veio, nel 396 a.C., diede inizio ad un susseguirsi di sconfitte militari. Le comunità etrusche vennero gradualmente assimilate dal potere di Roma e nel tempo la loro identità culturale ed il loro linguaggio si estinsero.
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Negli ultimi decenni, le indagini archeologiche hanno portato alla luce una notevole ricchezza di informazioni sulla vita quotidiana degli Etruschi, sulla loro religione ed organizzazione politica. La maggior parte delle testimonianze proviene dalle estese necropoli che circondavano le principali città, come Vulci, Tarquinia, Cerveteri, Orvieto. Basandosi sulle iscrizioni, i linguisti hanno ampiamente decifrato il linguaggio etrusco come una lingua non indo-europea, scritta in un alfabeto greco modificato.
Per lungo tempo considerati un popolo enigmatico, gli Etruschi sono ora riconosciuti per la loro architettura innovativa e per gli elaborati rituali religiosi, che influenzarono la formazione dei primi riti romani.
Gli Etruschi sono inoltre noti per la loro abilità nei lavori di metallurgia, incluse le splendide oreficerie, le statue e statuette fuse e le decorazioni a rilievo.
Oltre alle opere d'arte esposte nella mostra La Chimera di Arezzo, nelle gallerie del J.Paul Getty Museum e della Villa Getty è possibile ammirare numerosi reperti etruschi (statuette, gioielli, ceramiche dipinte e bronzi).
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